Dai genitori e insegnanti

L’esperienza legata allo spazio del corpo è la prima forma di conoscenza che il bambino può elaborare per pianificare risposte adattive all’ambiente.

Alcune espressioni dette dai bambini durante le sedute di terapia con il Metodo SAM ci confermano come, mediante le attività SAM, sia possibile aumentare la consapevolezza del corpo grazie ad una migliore integrazione del sistema somatosensitivo.

I bambini dicono…

…“a scuola quando mi sento irrequieto mi concentro e penso a quando faccio i movimenti ritmici con te e li faccio nella mia mente così mi tranquillizzo, mi accorgo che riesco a stare più tempo fermo e la maestra mi sgrida di meno” Elia 10 anni (adhd);

Facciamo la farfallina così mi tranquillo” Edoardo 4 anni (Dop);

“Dopo che abbiamo fatto il nostro lavoro con SAM riesco a saltare la corda per 3 volte di seguito e le mie braccia fanno finalmente quello che gli dico di fare” Linda 10 anni (Disprassia evolutiva).

L’esperienza della mamma di Davide (11 anni disgrafico) conferma che il lavoro sullo spazio del corpo ha prodotto indirettamente un cambiamento anche negli apprendimenti.

Le stesse maestre di Davide hanno riscontrato un miglioramento non solo in una maggiore concentrazione del bambino ma anche nell’organizzazione del materiale scolastico e nella scrittura.

Davide dice: “Sono migliorato nella scrittura sono più veloce, sono diventato più bravo”.

Da terapista ho apprezzato e continuo ad apprezzare in modo sempre più consapevole la sperimentazione, nel corpo e nella mente, di uno dei concetti teorici fondamentali del metodo SaM quale è “l’intenzione”.

Dietro a questo aspetto si cela la reciprocità del potere dell’azione propria e dell’altro. L’intenzione chiara e determinata dell’operatore agisce come espressione della propria conoscenza e induce nel paziente l’azione volontaria.

Cit. ” L’intenzione è il primo motore che induce ad agire nell’ambiente per raggiungere uno scopo”.

Francesca G., Terapista della neuropsicomotricità età evolutiva (TNPEE)

 


 

“Durante la seduta con il metodo SAM la dott.ssa, in un momento in cui N. era divertita ed eccitata dalle attività ha richiamato l’attenzione accompagnandola sul materasso.

Lì l’ha fatta sdraiare perpendicolarmente a lei, aiutandola a distendere le gambe e portare le braccia lungo i fianchi. Dopo pochi secondi mia figlia si è rilassata ed ha iniziato a seguire le indicazioni, portando l’attenzione sui gesti della Dottoressa e sul suo stesso corpo. In seguito, si è seduta tra le gambe della terapista e ha immediatamente allineato il suo respiro con lei.

Questa descrizione è certamente parziale e frammentaria rispetto agli avvenimenti, ma la mia intenzione è descrivere ciò che ho potuto sentire io durante questi momenti.

Non trovo metafora migliore di quella di una vera e propria onda d’urto, di una straordinaria energia, non implosa ma liberata, che ha generato una sensazione di pace e di equilibrio. Mia figlia era completamente allineata, presente a sé stessa, consapevole del suo corpo e della persona con cui stava condividendo quell’esperienza. Da mamma, ho provato una sensazione travolgente e ad alto impatto emotivo. È stato come vedere placarsi qualcosa che normalmente è in agitazione, come sentire improvvisamente un nuovo silenzio dopo il frastuono, in una dimensione che riesco a ricondurre per somiglianza alla meditazione.

Anche successivamente, ha mantenuto un grado di calma e controllo elevato.

Condivido il mio pensiero nella speranza che possa essere utile e costruttivo per l’applicazione del metodo SaM, utilizzato in questa esperienza.”

Mamma di N. – 2023